William marc zanghi - strade perdute

Segnalato da Evaave68

Evaave68

Categoria: Mostre

Data: dal 18 aprile 2013 al 25 maggio 2013

Indirizzo: via Monte Cuccio 30

Provincia: Palermo

Sito internet: www.rizzutoarte.com/

Referente: Eva Oliveri

Per informazioni: +39 091.526843

E-mail: evaoliveri@rizzutoarte.com


Sarà inaugurata giovedì 18 aprile, ore 19.00, alla Galleria RizzutoArte di Palermo (via Monte Cuccio 30) “Strade perdute” la nuova mostra personale di William Marc Zanghi, artista italo-americano considerato uno degli esponenti più interessanti della pittura contemporanea.
Il progetto, pensato appositamente per la galleria palermitana, comprende nuove grandi tele, un lavoro scultoreo in poliuretano espanso e una serie di paesaggi visti a “volo d'uccello” realizzati per la prima volta su carta. Lavori inediti che comporranno un progetto innovativo di grande qualità artistica e potenza visiva. La mostra, curata dal critico Lorenzo Bruni, sarà visitabile fino al 25 maggio, da giovedì a sabato (ore 15.00-19.00).

“Strade perdute” rappresenta un momento di svolta nella ricerca artistica di William Marc Zanghi. Puntini di colore che si affastellano o teste mostruose che nascono al posto di fiori sono gli elementi che in questi anni l'artista ha utilizzato per interrompere la trama della figurazione che lui stesso metteva in scena. 
Nella nuova produzione l’artista porta alle estreme conseguenze alcuni elementi formali che spiazzavano e disorientavano lo spettatore all'interno dei suoi quadri precedenti, e si interroga esplicitamente sulla origine di tali elementi. I nuovi lavori, infatti, hanno come protagonisti strane creature dalle sembianze umane, bizzarre teste antropomorfe che inspiegabilmente si ritrovano in territori sempre al limite tra terra e acqua. Ciò che emerge con forza è la necessità – dell’artista innanzitutto- di spiegare la natura (organica-inorganica), nonché la provenienza (autoctona-alloctona) di queste teste. In tal senso, allora, questi elementi appaiono - in una più innovativa dimensione tra allegoria e presentazione - come reperti che l’artista ritrova nel territorio della sua stessa pittura e di cui egli vuole chiarire l’origine. Così - come un ricercatore, come un compilatore di mappe – sente l’esigenza di constatare, rilevare, analizzare e presentare questi elementi formali che “emergono” nei suoi lavori e che egli stesso utilizza. 

Nelle nuove tele, le foreste e le case lasciano il posto alla rappresentazione di nuove isole che in questo caso però non evocano un luogo di esilio, ma un luogo di ribollimento di nuove energie. La sfida formale di rappresentare territori d’incontro di terra e acqua, dove mapparne gli elementi stranianti, ha portato poi l'artista ad utilizzare per la prima volta la carta come altro nuovo supporto. Le sculture antropomorfe in poliuretano espanso dai colori improbabili - che nulla hanno a che fare con la tematica del grottesco – affrontano l’idea della auto-ironia che possono avere gli oggetti prodotti/usati dall'uomo e osservati da altri uomini. Questo aspetto è confermato dalla scelta dell'artista di presentarle non come un'installazione o come pittura tridimensionale, ma come reperti o oggetti museali esposti in teche o su piedistalli di metallo che ricordano i display anni sessanta. Così, queste teste che ci guardano o che si fanno guardare con una dimensione indifesa disarmante sollevano la questione in quale contesto collocarle o da quale mondo sono scaturite.
 

Come scrive nel testo in catalogo il critico Lorenzo Bruni:

“Nell’ultima produzione di Zanghi, le “Strade perdute” non sono quelle fisiche o psicologiche del singolo osservatore, ma quelle ignorate a livello allegorico e simbolico dalla dimensione collettiva. Infatti, il dato di fatto che sembra emergere è che oggi la società, che può essere in contatto con tutti e tutto ma presente a niente, si manifesta in una stasi galleggiante e apatica. (…) Le opere di Zanghi puntano a sublimare questo vuoto per mezzo di un pathos ironico con cui solleva, con voce lieve e forse inconsapevole, domande legate a cosa sia un ''oggetto d'arte e il suo ruolo nella nostra società.”

 

William Marc Zanghi - Strade perdute
a cura di Lorenzo Bruni
Galleria RizzutoArte
Palermo, Via Monte Cuccio 30
Inaugurazione giovedì 18 aprile 2013 – ore 19.00
18 aprile-25 maggio 2013
Visitabile da giovedì a sabato, ore 15.00–19.00
Ingresso libero

Per informazioni:
Eva Oliveri  +39 348.3622577;  evaoliveri@rizzutoarte.com
Tiziana Pantaleo  +39 091 526843;  tizianapantaleo@rizzutoarte.com
www.rizzutoarte.com
www.facebook.com/RizzutoArte

 

 

 

 

 



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