This is the dead land

Segnalato da Roberto Fontana

Roberto   Fontana

Categoria: Mostre

Data: dal 10 febbraio 2016 al 22 febbraio 2016

Indirizzo: Fabbrica 102, via Monteleone 32/34/36

Provincia: Palermo

Orario di apertura: dalle 19 alle 24

E-mail: fontana.rob@libero.it


Mostra personale di pittura di Roberto Fontana. Questa serie di lavori, che trae ispirazione da The hollow men di Thomas Stearns Eliot, presenta un'acuta e attenta riflessione sulla condizione esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità rappresentative ed espressive insite nella corporeità. L'angosciosa condizione e l'alienazione cui è soggetto l'uomo contemporaneo per effetto di quelle ottundenti e pressanti meccaniche del sistema produttivo, l'incomunicabilità (paradossale in una società che della velocità di comunicazione fa il suo maggior vanto) e l'isolamento personale in un mondo dominato dai fenomeni di massa, e quella difficoltà a reperire il senso profondo del proprio essere ed esistere, hanno ridotto l'uomo ad un manichino di paglia, un uomo vuoto senza identità e personalità... Siamo gli uomini vuoti Siamo gli uomini impagliati Addossati l'un l'altro Con la testa piena di paglia. Ahimè! Le nostre aride voci, quando insieme mormoriamo Sono quiete e senza senso Come vento nell'erba secca O come zampe di topo sopra vetri infranti Nelle nostra arida cantina Figura senza forma, ombra senza colore, Forza paralizzata, gesto privo di moto; … Questa è la terra morta Questa è la terra dei cactus Qui le immagini di pietra Sorgono, e qui ricevono La supplica della mano di un morto Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo; … Eliot ritrae la vita contemporanea come un inferno sulla Terra, nel quale l’essere umano vive una vita priva di relazioni autentiche. L’ “uomo vuoto” è descritto come un essere interiormente vano, privo di qualsivoglia valore. Eliot cioè, paragona l’uomo moderno ad una bambola di pezza, imbottita di “cultura-segatura”, preconfezionata, inserita a forza dalla società moderna e capitalista. “The Hollow Men” descrive l’aridità, la sterilità emotiva e spirituale della vita contemporanea, una vita priva di colore, di forma, di forza. Come ratti ci limitiamo a fare quel tanto che basta alla nostra sopravvivenza: l’azione condotta nel nome di un ideale non è più concepita, non esiste più volontà. La mostra, curata da Valeria Sara Lo Bue, sarà visitabile sino al 22 febbraio, tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00, escluso il martedì.

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