Sick & co., mostra personale di francesca costa

Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 26 ottobre 2013 al 09 novembre 2013

Indirizzo: piazza Stella 5/1

Provincia: Genova

Sito internet: www.satura.it

Per informazioni: 010 246 82 84


 Sabato 26 ottobre 2013 ore 17:00
Palazzo Stella - inaugurazione

SICK & co.
mostra personale di Francesca Costa
a cura di Elena Colombo

aperta fino al 9 novembre 2013
da martedì a sabato
ore 15:30 – 19:00

Genova, SATURA art gallery


S’inaugura sabato 26 ottobre 2013 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Sick & co.” di Francesca Costa a cura di Elena Colombo. La mostra resterà aperta fino al 9 novembre 2013 con orario 15.30 – 19.00 dal martedì al sabato.

Francesca Costa sfrutta la rapidità del tratto per percorrere il sentiero precario dell’allegoria. I protagonisti di queste illustrazioni sono omini sempre ripetuti, con i lineamenti irregolari di una serie di pietre antropomorfe. Sono forse rettili preistorici che rinascono fagocitando continuamente se stessi, mostrando saggezza e antichi dolori. Nel processo che degrada la mitopoiesi al livello di routine, non ci sono appigli fissi e il frantumarsi dei singoli elementi sembra rispecchiare l’assurdità del presente. I corpi si modificano, si allungano, annullano ogni riferimento alle proporzioni accademiche per sfiorare la metamorfosi animale d’ispirazione kafkiana. Certo, non c’è l’immediata urgenza delle vignette del palestinese Naji al-Ali, perché l’assenza di parole lascia l’interpretazione al campo del simbolismo puro, ma è evidente l’importanza del linguaggio che smaschera i meccanismi del sistema dominante e ferisce con la potenza di un’arma. A ben guardare, quindi, la satira può diventare politica, ma la prima impressione rievoca il non-sense di Lewis Carroll, come se i gemelli Tweedledum e Tweedledee si fossero fusi con Bill la Lucertola, il servitore più umile sul quale ricadono gli aspetti umoristici del fraintendimento lessicale. Come nei post-it disegnati dal danese John Kenn “i mostri sono una finestra su un altro mondo” che si trasforma in caricatura del nostro. La linea semplice, in bianco e nero richiama le atmosfere retrò del cinema muto e, in alcuni passaggi, ricerca l’eleganza di Edward Gorey – capace di passare dal gotico cupo alla stranezza dei poemetti felini di T. S. Eliot. Qui, però, il protagonista è la persona comune – a metà tra il banale e il freak – mediatore fra il trascendente e l’infimo, figlio di Andy Capp filtrato da un immaginario dark di tipo cinematografico. Nelle fiabe è tutto possibile e così l’individuo crea una sequenza aleatoria basandosi su un’esperienza soggettiva che determina anche la discriminate della comunicazione visiva. Il pubblico entra all’interno di una gerarchia fluida ma riconoscibilissima, in cui ogni oggetto si rompe con violenza, trovando una nuova collocazione e un significato inedito.


Con preghiera di pubblicazione e/o divulgazione



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