Mostra sacri legni - shoko okumura @ manifiesto blanco

Mostra sacri legni - shoko okumura @ manifiesto blanco Segnalato da Manifiesto Blanco

Manifiesto Blanco

Categoria: Mostre

Data: dal 16 novembre 2023 al 16 dicembre 2023

Indirizzo: Via benedetto Marcello 46

Provincia: Milano

Orario di apertura: dal martedì al sabato h. 16/19 INGRESSO LIBERO

Come arrivare: Mezzi pubblici: Metro: stazioni Loreto, Lima, Caiazzo, Centrale Filovie: linee 90/91, 92 Bus: 60, 81 Tram: 1, 5 Ampia possibilità di parcheggio nelle vicinanze, tranne il sabato per mercato rionale

Sito internet: www.manifiestoblanco.com

Referente: Galleria Manifiesto Blanco

Per informazioni: +393895693638

E-mail: info@manifiestoblanco.com


 

ACRI LEGNI - Shoko Okumura

 

 

 

 

 

VERNISSAGE giovedì 16 novembre h.

 

18.30

 

 

 

IN MOSTRA dal 17 novembre al 16 dicembre 2023

 

da martedì a sabato h. 16 -19

 

 

 

 

 

INGRESSO LIBERO

 

 

 

 

 

Il progetto artistico Sacri Legni segna il

 

graditissimo ritorno dell’artista giapponese

 

Shoko Okumura alla galleria Manifesto

 

Blanco, dopo la sua personale del 2020,

 

Finestre di luce nei boschi.

 

Questa nuova mostra nasce dall’innata

 

attrazione di Shoko per gli alberi,

 

soprattutto nei confronti dei venerabili

 

“patriarchi arborei” che sopravvivono nelle

 

aree sacre in prossimità dei templi

 

giapponesi. Quando viene varcata la soglia

 

di uno di questi spazi sacri, racconta

 

l’artista, si percepisce qualcosa di speciale:

 

un cambio degli umori atmosferici, un

 

afflato spirituale, il manifestarsi di una

 

presenza.

 

Spesso, se le condizioni ambientali

 

risultano favorevoli, gli alberi possono

 

avere delle vite infinitamente più lunghe di

 

quelle umane, e in Giappone esiste una

 

specifica cerimonia, denominata

 

Tobusatate (とぶさたて), che viene

 

celebrata quando un albero viene abbattuto

 

per fornire il legname per la costruzione di

 

un santuario o di un torii, il caratteristico

 

portale che segna l’accesso ad un’area

 

sacra. Il rito prevede che un ramo

 

prelevato dall’albero venga inserito al

 

centro del ceppo principale: infine si

 

ringrazia l'albero per averlo potuto

 

utilizzare. Parte delle opere qui in mostra

 

sono appunto ispirate a questa pratica

 

rituale: la pittura viene stesa direttamente

 

su sezioni di hinoki – il cipresso

 

giapponese, un albero considerato sacro –

 

e la composizione pittorica viene calibrata

 

in corrispondenza del centro del tronco,

 

poiché anche questo particolare è

 

importante nella cerimonia sacra del

 

Tobusatate. I materiali fittili sui quali sono

 

state eseguite le pitture provengono

 

direttamente dal Giappone, e più

 

precisamente da Nishikawa Baum,

 

un'azienda forestale di Hanno, nella

 

prefettura di Saitama, che l’artista

 

ringrazia sentitamente.

 

Questi sono alcuni degli alberi a cui

 

l’artista si è ispirata, e ad ognuno di essi è

 

stato associato un codice che ne permette

 

la geolocalizzazione. I ritratti arborei qui

 

in mostra rappresentano effettivamente la

 

condizione attuale di ogni albero, ma,

 

utilizzando questi codici, anche le

 

generazioni successive potranno

 

identificarli e riconoscerli, e quindi

 

vederne l’aspetto e la condizione

 

vegetativa negli anni a venire: potrebbero

 

essere cresciuti di più, ma in alcuni casi

 

potrebbero anche essere stati abbattuti, o la

 

foresta potrebbe addirittura essere

 

scomparsa del tutto, a causa della

 

pressione antropica sul territorio di

 

pertinenza.

 

Ogni dipinto raffigura una scena effimera

 

tratta dal mondo naturale, che si riflette

 

nell'acqua increspata, invitando a meditare

 

sulla transitorietà della vita stessa.

 

Le proprie vicende personali – tra cui una

 

grave e recente malattia – hanno spinto

 

Shoko a riflettere su come contribuire

 

maggiormente alla conservazione della

 

natura attraverso la pratica artistica, e a

 

cosa rimarrà dopo la sua scomparsa. La

 

malattia o la perdita della salute portano

 

spesso a percepire, con dolorosa

 

prossimità, il “qui ed ora” legato a quella

 

breve parentesi che è, in fondo, la vita

 

umana, considerata nella successione

 

prospettica delle varie epoche storiche.

 

Questa serie di ritratti di alberi scaturisce

 

dunque da meditazioni di questo genere,

 

che certamente hanno una radice

 

connaturata nella tradizione spirituale e

 

culturale shintoista, ispirata più

 

dall’apprezzamento e dalla gratitudine per

 

i doni della natura piuttosto che dal timore

 

delle forze in essa manifestantesi: in

 

questo universo brulicante di vita

 

cosciente, tutto scorre e ogni cosa viene

 

carezzata dal lieve pennello dell’artista.

 

Al centro di questa esposizione c'è un

 

impegno ecologico significativo che

 

esprime il desiderio profondo dell'artista di

 

promuovere la conservazione ambientale:

 

parte degli incassi contribuirà alla

 

creazione e manutenzione di una foresta

 

reale; Manifiesto Blanco si impegna a far

 

crescere la foresta con la partecipazione di

 

artisti, soci e visitatori, garantendo un

 

futuro più verde e sostenibile.

 

Il progetto verrà sviluppato con il partner

 

Treedom, che certificherà le azioni reali

 

sul territorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Shoko Okumura nasce in Giappone nel

 

1983 e si laurea in Pittura Tradizionale

 

Giapponese alla Tokyo University of

 

the Arts. Nel 2008 riceve una

 

prestigiosa borsa di studio stanziata

 

dal governo giapponese e, subito dopo

 

la laurea, si trasferisce in Italia per

 

approfondire i suoi studi d’arte.

 

Negli anni più recenti la sua attività è

 

estesa anche al Giappone, dove ha

 

esposto presso alcune note gallerie

 

d’arte, tra cui Takashimaya e

 

Mitsukoshi art gallery. Altre prestigiose

 

collaborazioni si sono concretizzate

 

nell’ambito della fashion, con lavori

 

commissionati da Serapian Milano,

 

Homo Faber Venezia e Toma shoes

 

nell’ambito della Milano Fashion

 

Week: infine ha realizzato un’opera

 

site-specific per l'hotel Bulgari di

 

Tokyo.

 

 

 

 

 

 

 

Questa mostra, prodotta da Manifiesto Blanco, è stata

 

organizzata in collaborazione con Nishikawa Baum

 

 



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