Madre terra

Madre terra Segnalato da Alex Portuesi

Alex Portuesi

Categoria: Mostre

Data: dal 03 giugno 2011 al 07 giugno 2011

Indirizzo: centro Congressi Marconi corso VI Aprile Alcamo

Provincia: Trapani

Orario di apertura: dalle ore9,00 alle 13 dalle16 alle 20

Sito internet: art-in-progress.it

Referente: collettiva Associazione Art in Progress

Per informazioni: 0924200374


MADRE TERRA – Mostra collettiva d’arte contemporanea


In molte concezioni filosofiche , un “elemento” configura una forza, come da sempre acclarato, di primaria importanza poiché da esso si origina l’intero “creato”. Questo termine è normalmente utilizzato nel dare una spiegazione degli schemi che compongono, nel loro insieme coerente, seppur contrastante nella sostanza, l’archetipo della natura.
Il principio filosofico maggiormente conosciuto è quello greco, ovviamente limitatamente al territorio europeo, detto principio teorizza l’esistenza di quattro elementi strettamente collegati e più esattamente: “Terra, Acqua, Aria, Fuoco.
Questo principio filosofico è giunto fino a noi nella sua forma primigenia. Altri principi filosofici, lontani geograficamente e nell’interpretazione intimistica, ad esempio quelli indiani e cinesi danno vita alle fondamenta inamovibili del Buddismo e dell’Hinduismo.
Questi concetti dal contenuto essenzialmente filosofico, nel mondo reale costituiscono l’aspetto materiale dei componenti il nostro pianeta, la sua nascita, e nell’assenza di uno di essi, la fine del nostro pianeta, e di qualsiasi altro pianeta esistente nell’immensità misteriosa dell’universo. Altri, pianeti, altri mondi simili al nostro, popolati da esseri intelligenti che, un giorno, non sappiamo quando, ci raggiungeranno per annientarci o condurci verso mete esaltanti, immaginate dai terrestri, ma negate da una cultura spesso utilizzata a fini distruttivi.
Colui che ci ha creati, per i credenti, il caso per gli scettici, gli agnostici gli atei, ci ha consegnato un mondo perfetto, dove ogni componente ha un significato, un senso, un equilibro indiscutibile che, se alterato condurrà inevitabilmente verso la fine di ogni esistenza, umana, animale o vegetale. Questo è un argomento “principe” di tutti i dibattiti, le conferenze e gli studi di illustri scienziati, eppure, incredibilmente gli esseri umani sono maggiormente sensibili alle notizie sensazionali, propagandate dagli organi di informazione e immediatamente recepiti e propagati come verità assoluta in tutto il mondo, se invece scaturiscono da seri e geniali scienziati, non destano alcuna curiosità e insegnamento.
La definizione “Madre Terra” compendia i quattro elementi della Creazione e ha origini antichissime e diffusa tra popoli distanti tra loro, in suo onore e gratitudine vengono, da sempre, celebrati riti di ringraziamento o di implorazione, alle volte con riti violenti, altre volte con cerimonie che attengono la fertilità umana e ripetono annualmente, dopo avere praticato un foro nel terreno, un certo numero di individui si alternano nel copulare in quel foro al fine che il loro seme fecondi la terra e dia messi copiose. Questa che per noi uomini istruiti, sembra un rito tribale estremamente primitivo, è in effetti un ingenuo congiungersi carnalmente con quell’elemento che per noi non ha nulla di umano, per loro è la vita materiale, paragonabile alla fecondazione umana che dal nulla fa nascere i loro figli.
Il, così detto, uomo moderno, civile lancia messaggi preoccupati per il disboscamento della foresta amazzonica, il polmone che dona ossigeno a tutto il pianeta, un problema gravissimo eppure non nuovo. I civilissimi abitanti dell’antica Roma, per alimentare, anno dopo anno, secolo dopo secolo, il fuoco che riscaldava le terme di quella città, fu in grado di disboscare un territorio immenso che andava dalla Turchia al nord Africa alla penisola Iberica, una vera calamità al servizio di abitudini ritenute civili in nome dell’igiene a scanso di malattie mortali, ma divenendo possibili vittime di sincope nel passaggio dal “calidaruom” al “frigidarium”.
Noi, civilissimi uomini, consideriamo la terra nostra genitrice, ma non avvertiamo alcun rimorso nel nutrirci del suo corpo indifeso, quando quel corpo generoso non potrà più sfamarci, urlare al disastro non servirà a nulla, da madre che ama i suoi figli ci ha avvertiti più e più volte del grande rischio che incombeva sulle nostre teste, siamo rimasti sordi a ogni richiamo, allora sarà inutile invocare mercede. Il tempo è finito mentre correvamo a occhi chiusi verso il baratro di un falso modernismo, un miraggio splendente che, ingannevole, è divenuto la fine di tutto.

Claudio Alessandri
 



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