Liber. equi-libri sospesi e percorsi inattesi

Segnalato da Spaziocontarte

Spaziocontarte

Categoria: Mostre

Data: dal 05 ottobre 2013 al 14 ottobre 2013

Indirizzo: Via Boldrini,1 - Via del Popolo,17 27029 Vigevanno

Provincia: Pavia

Orario di apertura: 10-12 15-19

Referente: Chiara Milesi

Per informazioni: 393.2580020

E-mail: spaziocontarte@gmail.com


 “LIBER. Equi-libri sospesi e percorsi inattesi”

Mostra personale di Pier Gagliardi

A cura di Chiara Milesi
 
Smarrimento o perdizione? Prigionia o libertà? Pazzia o equilibrio? Certezza o dubbio?
Con queste quattro domande è necessario affrontare il progetto artistico che Pier Gagliardi presenta durante questa duplice esposizione.
E’ chiaro infatti scoprire che dietro a realizzazioni diverse tra loro come gli equi-libri e i labirinti, si nasconda un unico concetto: l’equilibrio instabile.
In un mondo lontano dall’arte, come quello della chimica, è possibile ritrovare una definizione di tale disequilibrio che bene può rispecchiare l’animo umano: un corpo, allontanato dalla sua posizione di equilibrio, tende ad allontanarvisi sempre di più.
Ebbene, sia le installazioni lignee apparentemente quiete e armoniose, che i labirinti in terracotta intricati e misteriosi, indagano i meccanismi mentali che si affacciano nell’io più recondito dell’individuo una volta allontanato dal suo equilibrio.
Ogni domanda è legata alla sua successiva e dunque conseguente: smarrimento o perdizione? Mi sono perso o voglio perdermi? E dunque prigionia o libertà? Impazzirò per questa condizione che non ho cercato, o finalmente troverò il mio equilibrio? Cosa è certezza e cosa è dubbio per l’individuo?
Toccando una delle installazioni di Equi-libri, questa comincerà ad oscillare..dunque, preferisco che torni in quello universalmente riconosciuto come equilibrio, o spero che continui a librarsi nell’aria raggiungendo un moto perpetuo che potrebbe trasformarsi in una sorta di equilibrio?
O ancora, all’ingresso di un labirinto, entro con l’idea di uscire il prima possibile e mi perdo accidentalmente, o cerco il mio equilibrio interiore perdendomi volontariamente in un dedalo vorticoso e inaspettato?
Si arriva quindi a chiedersi, cos’è l’equilibrio? Una condizione mentale che tende alla libertà più profonda e quindi al bene assoluto?
Solo perdendosi in queste domande rivolte al proprio io, lo spettatore potrà godere pienamente dell’arte concettuale quanto materica di Pier Gagliardi, cercando dentro se stesso la consapevolezza che qualunque soluzione individuata e praticata, anche il non agire, sia il risultato di una scelta.
E’ vero infatti che il mezzo per esprimere queste domande è l’utilizzo di materiali antichissimi, come il legno e la terracotta con cui l’uomo ha, da sempre, realizzato oggetti-simbolo, oggetti cioè, che nella loro forma estetica suscitavano reazioni mentali differenti: dalla reverenza mostrata davanti ad una statua votiva, alla realizzazione di un desiderio interiore proiettato al futuro, fino ad arrivare agli interrogativi che l’individuo si pone fin dalla notte dei Tempi come ha voluto presentarci Pier Gagliardi all’interno di questo suo progetto.


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