Il ritratto attraverso lo specchio di alice

Il ritratto attraverso lo specchio di alice Segnalato da Marco Monari

Marco Monari

Categoria: Mostre

Data: dal 12 febbraio 2011 al 20 febbraio 2011

Indirizzo: via S. Pietro, 3

Provincia: Padova

Orario di apertura: martedi - sabato 16.30 - 19.30

Sito internet: www.sabspace.it

Referente: marco monari

E-mail: info@sabspace.it


 

IL RITRATTO ATTRAVERSO LO SPECCHIO DI ALICE

NELLO SPECCHIO UN VOLTO.
NEL VOLTO UN RACCONTO.


Il volto nel ritratto mostra i sui segni, le sue linee e stimola nel pensiero parole che lo descrivano, come i segni grafici e le lettere che compongono un racconto scritto portano alla formulazione di immagini e sensazioni. Ma cosa ha creato quei tratti e quelle forme? Non è forse la storia vissuta, le esperienze di vita, le emozioni che ogni persona prova attraverso le vicende che percorrono l’esistenza? Non siamo forse libri da leggere, racconti da sfogliare?
Non basta, per capire il contenuto, limitarsi all’ osservazione dei segni, ma è necessario addentrarsi all’ interno dell’ essenza che ha creato gli stessi, e quindi tornare nuovamente al grafema. Per percorrere questa strada si è pensato di utilizzare il racconto per immagini, col fine di lasciare alla libera associazione delle stesse la spiegazione della figura finale: ogni ritratto è affiancato dalle immagini che ne definiscono l’ essenza. Siamo di fronte al segno grafico e al semantema.
È l’ essenza dell’ oggetto che spiega lo stesso, non il nome a definire il soggetto.
Tale speculazione deriva dall’ analisi e interpretazione dell’ opera di L. Carroll “Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò”, non tanto del racconto fantastico, ma piuttosto della logica seguita dall’ autore per descriverne i fatti e i personaggi; è il tema del rovesciamento, non in termini fisici, ma linguistici e semantici.
Al di là dello specchio, non viene invertito l’ ordine per il caos, il logico per l’ illogico, ma vi è una diversa genesi dei significati: le cose non sono definite per via del loro nome, ma è l’ oggetto che determina se stesso, producendo di conseguenza un proprio senso.
Osservando i ritratti non vi sarà più bisogno di dare un nome assoluto, ma verrà associato quel significato tradotto dall’ osservazione e dall’ elaborazione degli elementi del racconto.
Il ritratto è quindi osservato come fosse un’ immagine che si riflette allo specchio di Alice, i limiti della stampa sono i bordi dello specchio, l’ immagine riflessa un racconto da leggere.


LA MOSTRA
Il progetto nasce come tesi finale di laurea specialistica di Orteschi Elisa, per il corso in Progettazione e Gestione degli Eventi e dei Percorsi Culturali dell’ Università di Ferrara, e vede nella realizzazione della stessa la fine di un cammino di studi. La volontà alla base di tale opera risiede nell’ importanza di vedere realizzata concretamente un’ idea, ma anche nella consapevolezza del divario che intercorre tra pratica e teoria e, di conseguenza, della necessità di colmarlo, al fine di poter dare a tale percorso un senso di completezza.
La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alla collaborazione con l’ associazione culturale Sabspace, Contenitore di arte contemporanea, e alla supervisione, in qualità di direttore artistico, di Marco Monari, fotografo.
NOTE SUGLI AUTORI

CURATORE
Orteschi Elisa è la curatrice e ideatrice della mostra.
Laureata in Progettazione e Gestione del Turismo Culturale presso l’ Università di Padova; laureanda in Progettazione e Gestione degli Eventi e dei Percorsi Culturali presso l’ Università di Ferrara.

FOTOGRAFI
FURIN CLAUDIO
Si dedica alla fotografia inizialmente per passione, decidendo poi durante gli anni universitari di diventare un professionista; dopo aver concluso gli studi all’ ISFAV di Padova ha lavorato in collaborazione con diversi fotografi per servizi di matrimoni e di moda, comprendendo nella sua giovane carriera anche una mostra personale di fotografia del paesaggio sul Canal Bianco.
Attualmente frequenta i corsi di fotografia dell’ Accademia della Scala a Milano e vive e lavora a Castelguglielmo in provincia di Rovigo.

SEMENZATO DANIELE
Dopo aver seguito una carriera lavorativa di tutt’altro genere, decide a 30 anni di dedicarsi esclusivamente alla professione di fotografo, attività nata e coltivata fino a quel momento solo come grande passione; ora lavora nel proprio studio a Castelfranco Veneto (TV) dove opera come professionista: si occupa di pubblicità, still life, fotografia d’ interni e di moda.
Originalità ed elasticità nella comunicazione, polimorfia e rifiuto del conforme sono le parole d’ ordine di questo artista.

 



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