Il corpo a nudo (e l'anima) nell'arte contemporanea

Il corpo a nudo ( e l’anima ) questo il titolo che racconta il corpo dipinto. Il corpo rappresentato svelato e interpretato nei suoi elementi plastici, emozionali, di studio. Un tema storico quello che offre questa collettiva, che vede impegnati trentuno artisti provenienti da tutta Italia, alcuni già noti per aver affrontato il pubblico lodigiano in precedenti esposizioni. Quali Ivan Carella, Rosalba Frega e Gaia Macchina giovane e promettente interprete di un arte sperimentale che mescola web design fotografia e arte pittorica. La sua ricerca contemporanea è fortemente incentrata su un corpo che cerca un’identità e per questo esposto, offerto e svelato.
L’elemento che unisce questa collettiva è quello di focalizzare un punto di vista capace di raccontare il rapporto personale, emotivo, carnale, di ogni singolo artista con il corpo oggetto-soggetto. Gli autori di questa narrazione pittorica hanno lavorato cercando questa poetica, ognuno con una propria sensibilità. Tre i lodigiani presenti. Claudio Fiori, Marilù Putignano, e Bill Willer.
Da notare l’unica installazione presente di Eva Pedroni Simoncelli, che mette in scena un corpo fluttuante di morbida sensualità, collocandolo dentro una teca, una sorta di camera di decompressione a protezione di emozioni difficili da controllare. Vi è una sorta di tensione e nello stesso tempo una quieta ricerca di morbida rilassatezza nell’osservare le opere di Giacomina Di Bello, Maria Rosaria D’allessandro, Lucia Sandroni, Maria Cecilia Camozzi, Oriella Francini, Giuseppe Persia, Moira Pucci, Irene Frenguellotti, Christiano Muntoni, Mauro Zani, Patrizia Cau, Lisbeth Dal Pozzo d’Annone, Rosa D’Ascola, Mimmo Corrado, Antonio De Rose, Cristina Monreali R., Susanna De Paolis, Franco Cappelli, Izabella Jagodzinska, Zoro, Amerigo Lanza, Angela Mancini, Stefano Venturini, Carmelo Maimonte, Ramona Gosperini, Sefedin Stafa, Edri Rama. Tutti nella loro personale ricerca hanno interpretato nel corpo, qualcosa che appartiene al tempo, padrone inflessibile della materia corporea, inesorabile, e per questo temuto e accudito.