Francesco grigoletto - istantanee

Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 17 maggio 2014 al 31 maggio 2014

Indirizzo: Piazza Stella 5/1

Provincia: Genova

Orario di apertura: 15.30 - 19.00

Sito internet: www.satura.it

Referente: Mario Napoli

Per informazioni: 010 2468284

E-mail: info@satura.it


S’inaugura sabato 17 maggio 2014 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Istantanee” di Francesco Grigoletto a cura di Elena Colombo. La mostra resterà aperta fino al 31 maggio 2014 con orario 15:30 – 19:00 dal martedì al sabato.

Ciò che colpisce nel lavoro di Francesco Grigoletto è l’essenzialità geometrica delle forme, che risultano dalla spigolosa convergenza di linee nette ma non rifinite, tracciate velocemente ma di un nero conclusivo. Questo procedimento grafico modernissimo e originale trasforma gli elementi in modellini e crea un effetto volutamente cartoonistico, accentuato dalla scelta di una gamma limitata di colori accesi e piatti. Sugli sfondi – di un grigio pervinca uniforme – spiccano personaggi quasi ritagliati e incollati, circondati da un aura di tasselli dalle tonalità primarie. Il rosso, il blu e il giallo sono accostati come i riquadri di una vetrata gotica e si esaltano a vicenda fino a trovare il loro complemento specifico nella parsimoniosa punteggiatura del verde. Ponendo l’osservatore al centro di un’esperienza psichica e paradossale, questo stesso contrappunto visivo è alla base delle opere naïve sovietiche d’inizio Novecento e riverbera anche in composizioni primitiviste più gioiosamente esotiche: si tratta cioè di una progressiva sottrazione percettiva che può sfociare in un esplicita epifania o lasciare dei sottintesi che lo spettatore deve cogliere e riempire a piacimento. In questo senso il tema ricorrente dei palloncini si potrebbe riallacciare a “Girl with a balloon” del georgiano Niko Pirosmani: un piccolo globo rosso attaccato a un filo diventa il simbolo di una libertà agognata e trattenuta; la metafora è ancora più chiara se legata all’innocenza dei bambini. Con una delicatezza poetica, l’artista genovese racconta un’infanzia fatta di giochi, sogni e teneri amori ma non c’è solo questo. Il corpo cresce e cambia e il soggetto acquisisce una nuova consapevolezza di sé, scoprendo una nudità naturale e seducente. Sono tutti tasselli della storia personale che s’inseriscono all’interno di un paesaggio particolare, vincolando i riferimenti culturali a un territorio ben delimitato e facilmente riconoscibile. Ogni contesto è filtrato dalle emozioni del momento e dallo sguardo della memoria, e viene quindi deformato prendendo vita come in un videoclip d’animazione o ingigantendo alcuni oggetti che, predominando sulla scena, mostrano la chiave di un rebus.
 



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