Colori - materie - segni

Colori - materie - segni Segnalato da



Categoria: Mostre

Data: dal 21 marzo 2010 al 02 aprile 2010

Indirizzo: via Ostilia 41 (Colosseo)

Provincia: Roma

Orario di apertura: dal lun al ven 14.00-19.30, sab 17.00-19.30

Come arrivare: metro B fermata Colosseo

Sito internet: www.soqquadro.eu

Referente: Linda Filacchione e Marina Zatta

Per informazioni: 333.7330045

E-mail: soqquadro@interfree.it


Domenica 21 marzo 2010 si inaugura alle ore 17.00 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra Colori, Materie, Segni degli artisti Duccio Andreini, Ieva Sara Breiksa, Alessandra De Sanctis, Gianluca Elia, Elisabetta Fontana, Andreina Guerrieri, Antonio Nuvoli, Miky Pedro, Angela Scappaticci, Gloria Tranchida. La mostra è centrata sui principali strumenti del lavoro artistico e spazia in vari stilemi; figurativo, pop art, informale, astratto, l’esposizione realizza una vasta panoramica delle correnti artistiche moderne.

Soqquadro & Vista
Presentano
Colori, Materie, Segni
Mostra collettiva

DURATA: dal 21 marzo al 2 aprile 2010
INAUGURAZIONE: domenica 21 marzo ore 17.00
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.00-19.30 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICI: LINDA FILACCHIONE e MARINA ZATTA
INTERVENTI: DANIELA VALENTINI
Assessore alle politiche agricole della Regione Lazio
INFO: tel. 06.4504846, 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
@mail: lindaevents@libero.it - soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

In questo luogo Soqquadro espone la collettiva Colori Materie Segni curata da Linda Filacchione e Marina Zatta; una mostra che esplora l’utilizzo dei principali strumenti del lavoro artistico. Nell’esposizione sono presenti artisti che lavorano su diversi stilemi artistici, dal figurativo alla pop art, dall’informale all’astratto, molte delle principali correnti culturali dell’arte sono rappresentate in questa esposizione. Lo scopo è un’esplorazione sull’uso del colore, della materia pittorica e del segno grafico a 360 gradi.

Tra gli artisti partecipanti alcuni approfondiscono maggiormente lo strumento coloristico, altri quello materico ed altri ancora il segno grafico, nell’insieme sono quindi rappresentati tutti gli aspetti legati alla modalità della creazione artistica.

Nell’opera esposta da Duccio Andreini c’è l’idea del giuoco dell’ombra come segno acheiropoietico, come non creato da mano umana. Plinio ci narra della nascita della pittura proprio quando si riuscì a circoscrivere con una linea l’ombra di un essere umano. Platone nel mito della caverna, con la sua danza di ombre, propone una teoria della conoscenza….dialettica di assenza/presenza . E poi c’è l’ossessione della “ marionetta”, del doppio inautentico che cerca di usurpare il posto dell’uomo, proiettandosi sulla libreria come a nutrirsi del sapere; ne deriva una tensione verso un superamento che rimane sempre allo stato di attesa.

Lo stile di Ieva Sara Breiksa è leggero, in continuo movimento. La vita e il ballo si intrecciano energicamente nelle sue opere come nella sua vita. I due paesaggi en plein air presenti in mostra raccontano di un animo romantico in cui gli elementi naturali del sole e dell'aria parlano più dei concetti.

Alessandra De Sanctis, abituata a riempire la superficie per raccontare, con la sua serie di sedie, desolate o accompagnate dalla presenza umana, dislocate in spazi asettici, senza tempo, allude alla condizione dell'uomo moderno. La competizione terrena sta cancellando il dialogo tra noi..facendoci diventare trasparenti, statici, immobili pronti ad essere presi e trasportati come sedie. Spazi infiniti e razionalità sono la base di questa condizione alienante.

Il lavoro di Gianluca Elia si snoda su due tematiche principali: il jazz, raccontato attraverso l’utilizzo della tecnica dell’incisione che gli consente di esprimere atmosfere rarefatte dense di piccoli segni attraverso i quali emergono, quasi dal buio, le figure o gli strumenti protagonisti del racconto. L’altra passione di Elia è la pop-art, nell’espressione classica dei ritratti alla Warhol e realizzati attraverso il sapiente uso del computer e della stampa in un fondersi di strumenti di massa, che ai pionieri della pop non sarebbe affatto dispiaciuto.

Le motivazioni artistiche di Elisabetta Fontana nascono da una grande passione per l'arte. Durante l'esperienza di Umbria Jazz, l’artista ha avuto modo di conoscere direttamente l'opera di Alberto Burri a Città di Castello, che le ha dato lo stimolo necessario per approfondire il discorso di rielaborazione dei materiali: le realtà organiche ed informali dei cretti, delle combustioni e dei sacchi, Elisabetta ha provato a rielaborarla utilizzando le resine e ne è uscito un connubio forte. L'esigenza espressiva che emerge da tutti questi materiali, la riconducono ad un personale e sentito desiderio creativo di esprimere se stessa ed il suo mondo.

Andreina Guerrieri è nata a Montaione, in provincia di Firenze, e vive tra Firenze e la campagna toscana. Ha iniziato il suo lavoro negli anni 90 seguendo stimoli ed itinerari diversi. I suoi temi ricorrenti sono l'inconscio ed i percorsi onirici che esprime con olio, acrilici, tecniche miste. Il suo operare è teso a mutare l'intuizione in forme, colori, forza materica che, senza perdere l'essenzialità e l'armonia, raccontino se stessi.

L'espressione artistica di Antonio Nuvoli è evidente nelle sue opere dall’aspetto plastico e dinamico e nella pulizia assoluta del colore e delle forme, frutto di una continua semplificazione dello stile e della ricerca del particolare effetto cromatico. Le sue opere vogliono brillare di luce propria, ed essere lasciate libere di essere interpretate da chi le osserva, visibilmente trasparenti nel loro tentativo di trasmettere solo la bellezza, eliminando ogni ulteriore sovrastruttura.

Il lavoro di Miky Pedro negli anni ha spaziato in una ricerca di sensazioni intime create con segni stilistici diversi ma sempre improntati su una base figurativa. I suoi volti senza volto, le sue figure irreali, i suoi alberi struggenti e materici, molti sono stati i personaggi narratori dell’anima di Miky. Negli ultimi tempi la sua impronta è slittata sempre più verso una ricerca astratta che coinvolge lo spettatore nella fusione di grande impatto a volte azzardata di campi di colore frapposti ed al contempo integrati tra loro.

Il lavoro di Angela Scappaticci è riassumibile nella parola “materia”, solida e invadente nello spazio e contrapposta a parti più impalpabili della tela. Lo scontrarsi/integrarsi di questi due elementi rivela, attraverso l’astrazione della figura, l’emotività dirompente nella concretezza della realtà. Le sue opere emergono dallo spazio della tela, impossessandosi dell’esterno quasi a voler invadere lo spazio fisico, psicologico ed emotivo dello spettatore.

Gloria Tranchida realizza i suoi quadri con l’uso di carta e cartone riciclati, associati ad una tecnica materica nella quale spicca l’uso dell’oro e di altri colori metallici. Questi colori sono utilizzati dall’artista appositamente per dare luce e preziosità ai materiali per sottolineare con questa nuova apparenza come un rifiuto possa ancora essere prezioso. Molte opere sono dedicate a tematiche ambientali, con titoli che richiamano argomenti citati con insistenza dai media ma non sempre sufficientemente divulgati in termini comprensibili a tutti perché si capiscano a fondo e si diffonda una reale e praticata cultura di rispetto ambientale. Gloria è un chimico ed è sensibile a queste problematiche anche per la sua formazione scientifica.

 



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