Białowieża l’ultima foresta primaria

Białowieża l’ultima foresta primaria Segnalato da Marserusi

Marserusi

Categoria: Mostre

Data: dal 11 marzo 2017 al 12 marzo 2017

Indirizzo: Via Giacinto Vicinanza 14

Provincia: Salerno

Orario di apertura: 10,30

Sito internet: https://www.eventa.it/eventi/salerno/mostra-fotografica-biaowieza-lultima-foresta-primaria

Referente: Stefano Iannaccone


 A Salerno, sabato 11 marzo dalle 10,30, Foto Diego e Leica Camera Italia presentano una strabiliante mostra fotografica, uno splendido reportage di Marco Casino e Maurizio Beucci realizzato con il Sistema Leica SL nel più antico polmone verde d’Europa, la riserva di Białowieża. L’evento si svolgerà nello store di Salerno in Via G. Vicinanza,14 e durante la giornata di sabato sarà presente anche il Marketing Manager di Leica Camera Italia, Andrea Pacella, che darà la possibilità a tutti i partecipanti di provare tutte le ultime fotocamere Leica.

Per informazioni: +39 089 236349 | salerno@fotodiego.com Leica Pro Dealer Salerno | Foto Diego | Via Giacinto Vicinanza 14 | SALERNO


La foresta di Białowieża è una zona vergine tra Bielorussia e Polonia, ultima testimonianza di un rigoglioso e lussureggiante paesaggio che si estendeva in tutta Europa migliaia di anni fa. Con quasi 100,000 turisti l’anno, la foresta è stata riconosciuta dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità, oltre ad essere anche parco nazionale. Occupa 1771 chilometri quadrati totali divisi dal confine che delimita i due stati e al suo interno si trovano i magnifici bisonti europei, maggiore attrazione del luogo e reintrodotti prima nel XIX dopo un periodo di caccia scriteriata e poi nel 1919 dopo la loro estinzione per mano di bracconieri e predoni sovietici; i selvaggi konik (cavalli allo stato brado) e altra fauna autoctona, mentre le uniche infrastrutture esistenti risalgono al periodo sovietico e oggi sono praticamente abbandonate.
Anche per quanto riguarda la flora, è possibile ammirare le maestose querce secolari che costituiscono delle vere opere d’arte grazie alle loro forme particolari e le dimensioni colossali.
Oltre a queste meraviglie naturali, la radura porta nel suo cuore anche gran parte della vicende europee che si sono susseguite nei millenni e il passaggio dell’uomo, dei re, zar, contadini e soldati è attestato dai ruderi, dai castelli in rovina presenti sul territorio e dalle miniere al cui interno rimane solo una eco disperata persa nella storia.



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