Arte in Toscana: dalla macchia al conteporaneo Edizione IV 2009

Arte in Toscana: dalla macchia al conteporaneo Edizione IV 2009 Categoria: Mostre

Data: dal 24 gennaio 2009 al 18 febbraio 2009

Indirizzo: lungarno medicoe, 26 pisa

Provincia: Pisa

Orario di apertura: 10-12,30 / 16,30-19,30 Domenica 17-19,30

Come arrivare: a pochi passi dal Ponte di Mezzo (zona centralissima)

Sito internet: www.centroartemoderna.com

Referente: Massimiliano Sbrana

Per informazioni: 050542630

E-mail: arteintoscanapisa@gmail.com


A cura Massimiliano Sbrana, promossa da CentroArteModerna la mostra "ARTE IN TOSCANA" Edizione 2009 anche questo anno raccoglie opere di pittura, scultura, fotografia e digital art di artisti legati alla realtà più interessante del panorama italiana contemporaneo partendo da opere legate alla tradizione macchiaiola toscana.
Terra di sorprendenti e multiformi molteplicità artistiche, storiche, culturali, monumentali ed urbanistiche, essa si apre all'ammirata perlustrazione da parte dei suoi innumerevoli ospiti ed estimatori, con la fiera consapevolezza di essere stata un faro di civiltà nell'intero Occidente.
La Toscana, già culla della civiltà italiana ed uno dei maggiori crogioli della moderna cultura europea, non è solo legata alla straordinaria elaborazione di concetti ed a forme e metodi di espressione originale che l'hanno contrassegnata in oltre due millenni di storia: è stata essa stessa fucina di straordinaria produzione artistica, che ha dettato tempi e modi sullo scenario continentale.
Basti pensare all'universalità della lezione rinascimentale, partita da Firenze, grazie alla versatilità ed al genio dei suoi straordinari interpreti, e diffusasi ed affermatasi a livello europeo.
La Toscana quindi come laboratorio di esperienze artistiche e creative, come luogo di accoglienza, di crescita, di sperimentazione, di sintesi e di rilancio culturale.

In questa edizione 2008 sono quindi in esposizione opere di numerosi artisti provenienti da tutta Italia con particolare attenzione al primo e secondo Novecento toscano e all’evidenza contemporanea italiana odierna.

Eccco gli artisti in esposizione (per nome di battesimo):

Anna Maria Guarnieri, Arnaldo Chisari, Consuelo Martelli, Dino Migliorini, Elisa Lorenzelli, Enzo Casale, Eugenio Cecconi, Guido Guidi, Leonardo Denoda, Lucia Sandroni, Luigi Gioli, Marialuisa Sabato, Massimiliano Gatti & Paolo Monti, Massimo Quadrelli, Mauro Martin, Omar Galletti, Paolo Fidanzi, Riccardo Paci, Riccardo Pugliese, Rita Bonaldi, Rossella Bessi, Saverio Feligini, Umberto Vittorini, Voltolino Fontani..

Anna Maria Guarnieri
Nasce nel 1947 a Sesto Fiorentino. I suoi studi fanno capo all'Istituto d'Arte, mentre le sue opere giovanili e le prime mostre risalgono al 1970, ma già nel 1973 la Guarnieri dimostra di aver acquisito padronanza ed essenzialità della pennellata. La ricerca della Guarnieri, per parte tecnica si avvale di un’attenta gestione del colore, reso con l’apparenza d’irraggiamento ben graduato e vivificante, che supera la via dell’intelletto per raggiungere in modo pregnante e pervadente la via del cuore, ove meglio coniugare sentimenti e speranze.

Arnaldo Chisari
Italo - argentino nato a Rosario nel 1959, autodidatta arriva in Italia nel 2002 con la sua famiglia, sentendo molto profondamente il ritorno alle propie radici. La pittura di Chisari, raccoglie le immagini delle cose e degli oggetti in composizioni materiche e vive, che trasudano un forte riferimento surreale ed molto piu' spesso simbolista.

Consuelo Martelli
Nata a Firenze nel 1974 risiede da molti anni a Lucca. Da sempre amante di qualsiasi forma d’arte si è poi diplomata al Liceo Artistico Statale di Lucca nel 1994. Il suo lungo cammino interiore, che passa da alterne vicende della vita, felici o meno felici, approda oggi alla consapevolezza che essere vuol dire esistere e provare sentimenti. Emozioni che ci mostra attraverso i volti apparentemente inespressivi delle Muse. Ma è il corpo, spesso stilizzato, il portamento, la decisione, la nitidezza di queste figure che invita ogni volta a una riflessione. Gli sfondi non sono mai casuali, ma sempre intrecciano i loro colori, i loro soggetti, le loro angolazioni con quanto la Musa vuol “comunicarci”. Insomma è come avere in mano un manichino in vetrina, e vestirlo in maniera così accurata tale da attirare l’attenzione del passante.

Dino Migliorini
Nasce in una umile famiglia di coloni nel podere "La Badiuzza" nei pressi di San Donato in Collina, nel 1907. Dario Buschini, un pittore post-macchiaiolo reduce dalla I guerra mondiale, è il suo primo maestro. A trent'anni conosce Ardengo Soffici, suo compaesano, da sempre ammirato punto di riferimento artistico. In seguito frequenta Ottone Rosai, che lo ospita per una convalescenza e con il quale, negli anni a venire, spesso s'intratterrà, la sera, alle Giubbe Rosse, abituale ritrovo di artisti ed intellettuali fiorentini. Nelle sue opere si ritrova un 'energia di esecuzione e una fresca arditezza di colori senza dubbio notevole.

Elisa Lorenzelli
Nasce a Piombino (LI). Residente nella cittadina costiera di San Vincenzo (LI), si diploma presso il Liceo artistico Pietro Aldi di Grosseto ed in scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara con indirizzo in marmo, specializzandosi in marmo, ma lavorando anche metalli, gesso, creta, cemento e resina. La sua scultura minimalista, ridotta all’essenza, volumetrica o bidimensionale, pura e marmorea e nei supporti luminescenti in metallo, riconduce la presenza preponderante di una femminilità archetipica, singolarmente in un contesto in cui la purezza della plasticità e la perizia tecnica si fanno talismano totemico-moderno, di una ancestrale forza naturalistica ed organica della donna amante-madre, in un linguaggio che tende alla progressiva astrazione, decodificabile e familiare all’Uomo tecnologico, moderno e contemporaneo.

Enzo Casale
Nella sua ultima produzione i soggetti vengono ritratti in primissimo piano, gli sguardi sono sempre molto vigili e attenti, le espressioni non sono mai sorridenti, ma al tempo stesso mai vuote o tragiche, i suoi sono personaggi immersi nella realtà quotidiana, immortalati in un istante di immobilità. Figure che non hanno luoghi, né epoche definite, sono depurate dalle scorie della storia, potrebbero esistere da sempre e rimanere per sempre. Ogni ritratto di Enzo Casale svela un paesaggio vibrante della persona, una complessa stratificazione di umanità sottostante, i poliedrici aspetti della società contemporanea, multietnica. I volti realizzati appartengono agli ultimi, agli umili, alla gente comune. Ogni ritratto rivela tratti marcati del volto, labbra carnose, zigomi pronunciati, in cui si esplicita definitivamente il fascino che paesi esotici, figure africane e sud-americane hanno sull’artista.

Eugenio Cecconi
Nato a Livorno da famiglia benestante, dopo l'infanzia trascorsa in Piemonte, seguendo la volontà del padre si laurea in legge all'Università di Pisa e, mentre fa pratica in uno studio legale di Firenze, segue i corsi del Pollastrini all'Accademia. L'improvvisa morte del padre, nel 1865, consente a Cecconi di abbandonare l’avvocatura e dedicarsi interamente all'arte. Tornato a vivere a Livorno, stringe amicizia con Diego Martelli che lo invita a Castiglioncello, dove, lavorando a contatto con Giovanni Boldini, Luigi Bechi e soprattutto con Giuseppe Abbati, compie esperienze fondamentali per la sua formazione artistica.

Guido Guidi
Esordì nel 1924 con "Il Cenacolo degli Illusi", tenne personali nel 1927, nel 1938, nel 1941, nel 1957 in varie città italiane e partecipò a collettive all'estero. Espose anche al Palazzo delle Esposizioni a Roma ed in varie rassegne del Gruppo Labronico. Singolare Artista dal linguaggio ben riconoscibile, con una tematica molto ampia, ma rivolta soprattutto alla povera gente: saltimbanchi, sfrattati, ospiti di refettori, mendicanti. Dipinse anche scene di militari, volti di Madonna, giochi di ragazzi, fiori, paesaggi, ecc. ecc. Gli furono dedicate varie monografie. Suoi quadri si trovano in un gran numero di raccolte di tutta Italia.

Leonardo Denoda
Nasce a Montevideo (Uruguay) nel 1986 e dopo quattro anni si trasferisce con la famiglia (di origini italo-franco-spagnole) in Italia, dove ancora oggi risiede. Autodidatta e seminomade, compie studi universitari presso la Facoltà di Lettere di Parma scegliendo di evitare nettamente qualsiasi studio accademico e applicato nelle arti plastiche. La pittura di Leonardo Denoda è frutto di un abbozzo di coscienza-conoscenza, un ultimo e disperato tentativo di salvazione dal grigiume della quotidianità e dell’ignoranza, biografia fatta di brandelli di esistenza, un insieme di esperienze che si fissano come traumi sul supporto pittorico, tela o tavola che sia. Una pittura insomma come strumento di indagine e conoscenza del reale e, come tale quindi, in continua e perpetua trasformazione: ogni opera di Leonardo si struttura infatti come un palinsesto di interventi, in cui ogni strato corrisponde ad un diverso grado di ricerca, sia fisica che psicologica.

Lucia Sandroni
Nata a Pisa ha avuto inizio tempo fa la sfida tra Lucia Sandroni e una tavolozza dove si scontrano i colori con spatole e pennelli, cercando ognuno di raccontare gli stati d'animo delle immagini del quotidiano vivere. In tutto questo la Sandroni mette del suo; rende protagonista la natura e ne racconta la poesia, ne cura il particolare per farlo vivere, vi introduce colpi di luce che scorrono come il trascorrere delle ore, dall'alba soffusa alla piena luce dei contrasti con le ombre che si muovono e si integrano in un fecondo dialogo. Pittura realistico - moderna: questo è il suo linguaggio appassionato e semplice intriso di quella libertà che ogni artista cerca per riflettere.

Luigi Gioli
Fratello minore di Francesco, è oggi riconosciuto come pittore colto e coerente, benché approdato all’arte piuttosto tardi, da autodidatta, dopo gli studi di giurisprudenza. Nel 1889 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi con "Ritorno dal pascolo"; sempre nel 1889, a Parigi, è premiato con "Scene di Maremma". Da allora prende parte assiduamente alle più importanti esposizioni italiane e, in particolare, a quelle della Società di Belle Arti di Firenze. Nel 1894 invia a Milano "Nei prati" e "Fiera di vacche"; nel 1895 si presenta alla Prima Biennale di Venezia con "Novembre".

Marialuisa Sabato
Frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bari – Sezione Pittura - diplomandosi nel 1994 con il massimo dei voti. Nel carezzevole flusso cromatico la ricerca espressiva di Marialuisa Sabato sublima con estrema energia l’intensità del colore, sovente esaltato da tinte terse e cangianti. Un vigoroso dinamismo iridescente s’impadronisce dell’assetto scenico, subordinando silenziosamente il racconto iconografico. All’interno del suo sfaccettato linguaggio visivo si scorge un’inarrestabile urgenza comunicativa che aspira all’affermazione del sentimento sulla ‘ratio’. Il suo lavoro pittorico è un radioso tripudio di colori, che celebra la gioia di vivere in metafore pigmentate, dietro le quali si ravvisa un animo più che mai passionale. Il linguaggio eufonico di questa artista si accorda con uno stile tendente all’astratto ma che mai annulla la figurazione oggettiva della realtà. Indelebili suggestioni cromatiche s’imprimono nella memoria, lasciando traccia di sé nel solco della creatività umana

Massimiliano Gatti
Nato a Voghera nel 1981, si e' laureato in Farmacia e si e' trasferito a Granada (Spagna) dove ha svolto diversi lavori di ricerca scientifica. Si è diplomato in Fotografia al CFP R. Bauer di Milano, dove ha avuto modo di collaborare con Paola De Pietri. I suoi lavori sono stati esposti sia in Spagna che in Italia. Attualmente lavora come fotografo presso la missione archeologica a Qatna (Mishrifeh, Siria).

Massimo Quadrelli
Nato a Firenze nel 1978, laureatosi in Filosofia trascorre dal 2006 lunghi periodi tra Londra e berlino per di approfondire i linguaggi dell’arte contemporanea. I suoi lavori sono rivolti infatti alle tematiche del segno, dello spazio e della materia. Come ha avuto modo di scrivere Egruhgs Sntyeggh “La carta-tela/spazio risuona come una membrana, un fluire di sensazioni, immagini, segni senza padrone tanto immediati e indiretti da trapassare in verità di vissuto; un inerpicarsi del pensiero, un convergere, un sovrapporsi di spezzoni di ‘memoria’, uno sfilacciarsi e un riannodarsi di niente, ‘carne’ di tempo e di spazio“.

Mauro Martin
Nato Pinerolo, frequenta il Liceo Artistico e il Politecnico di Torino dove consegue la laurea in Architettura. Parallelamente al corso di studi, frequenta l'atèlier di Raffaele Ponte Corvo, noto pittore surrealista torinese e stringe legami con il mondo artistico veneziano. Dal 1995, contestualmente alle opere formali, inizia la produzione in via sperimentale di dipinti informali o astratti, avvalendosi dal 2006 dell'uso della fotografia. La sua pittura si snoda continuamente tra i due poli del figurativo e dell'astratto, facendoci cercare di comprendere che la pittura è un linguaggio a sé, dove il significante coincide col significato.

Omar Galletti
Nato a Monza nel 1974, cresce e vive nella provincia di Milano ma sempre vicino alle culture, alle mode e alle icone che identificano le grandi città. Fin dalla giovane età si iniziano ad intuire e comprendere le grandi potenzialità espressive che accompagneranno negli anni l'artista. Fantasia, estro e creatività vengono espressi in diversi campi artistici. La poesia, la fotografia, la produzione di audiovisivi e la pittura, lo aiutano ad essere sempre impegnato nel realizzare opere importanti e pluripremiate. La pittura resta la forma artistica che più si avvicina alla sua personalità. I colori, i materiali sempre diversi e il gesto istintivo sono gli elementi che gli permettono di rendere visibili tutte le emozioni che lo circondano.

Paolo Fidanzi
Nato Pomarance (Pi) nel 1957 residente a Volterra (Pi). Il suo approdo alla pittura risale ad alcuni anni fa passando emotivamente e culturalmente dalla psicologia sociale e dalla poesia, suo punto fermo (numerosi sono i libri di poesia pubblicati). L'esigenza sempre più pressante di cercare nuovi canali di comunicazione che sviluppino un percorso coerente anche con se stessi ha fatto della sua arte, come e' stato scritto da alcuni critici, un'arte priva di etichette, solo da porre al giudizio del pubblico.

Riccardo Paci
Riccardo Paci nasce a Firenze il 10 aprile 1974. Vive e studia nel capoluogo toscano dove si laurea in Ingegneria Informatica nel 2001. Nel 1995 conosce il pittore Angelo Rizzone ed inizia a frequentare il suo studio. Realizza così i primi esperimenti col colore: è passione a prima vista. Tre anni dopo fonda, insieme ad Angelo Rizzone e ad altri artisti, il Gruppo Albereta 21 per scambiarsi idee ed esperienze pittoriche. Nel marzo 2001 inizia a frequentare lo studio del pittore Alessandro Nocentini che lo spinge ad approfondire il tema Acqua (olio su tela). Dal 2004 indirizza la propria ricerca artistica verso le tecnologie informatiche: inizia così a sviluppare alcuni software per l'elaborazione delle immagini. Circa due anni dopo combina programmazione e fotografia mettendo a punto un software per creare Puzzle di fotografie. Grazie al continuo sviluppo del software e all'ampio archivio fotografico costruito ad hoc sui temi foglie, fiori, frutti ecc. realizza le opere del tema Occhi.

Riccardo Pugliese
Nato a Livorno nel 1969 fin da bambino inizia le frequentazioni con importanti artisti livornesi come Giò Di Batte, Ferruccio Mataresi ed altri ancora. Nel 2001 rientra in Italia, dopo più di due anni vissuti nell’isola di Tenerife (Spagna) ed inizia un importante percorso artistico di crescita che lo fare incontrare con l’artista Tiziano Bonanni, facendo così progressive le conquiste relative allo studio della figura umana e di varie metodologie di rappresentazione. L'effetto creato dalla sue ultime opere, certamente originali e coinvolgenti, trova nella produzione recente dove la tonalita' monocromatica del blu viene esaltata, il luogo ideale dove metafora e irrazionali richiami incosci si legano insieme.

Rita Bonaldi
A questa artista interessa la vita dell' Inconscio che cercoadi esprimere creando una nuova dimensione lirica. E' giunta all'astrattismo svincolandosi dalla rappresentazione del mondo reale, per un'arte che sia autentica espressione di una realtà interiore, da ogni vincolo sociale. La sua creazione artistica registra ogni mio palpito interiore o vibrazione psicologica. Le suee emozioni la guidano, i tocchi e le gestualità diventano sempre più spontanei, la mente si perde nell'universo e perde il senso del tempo. La tela della Bonaldi diviene allora uno spartito musicale le cui note sono i colori, e queste tele, lungi dall'essere un insieme informale inespressivo, diventano trasposizioni di toni musicali in valori visivi di pittura, perché per lei la pittura, come la musica, è una trasposizione di stati d'animo. "Ognuno sa - notava già Delacroix - che il giallo, l'arancione e il rosso instillano e rappresentano idee della contentezza, della ricchezza ". E così anche gli altri colori o nelle loro intensità più comuni o nelle loro più svariate sfumature.

Rossella Bessi
Nasce a Livorno. Immune da futili preconcetti formali, la sua mano scivola sulle tele e ritrova il suo perduto entusiasmo creativo. Le sue pennellate sono corpose e vivide di colore, alternando luce intensa e buio profondo in una dicotomia inscindibile. Per Rossella l'arte è un atto privato, è un modo di sentire e di comunicare ciò che per anni è rimasto chiuso dentro di sé. Nelle sue tele moduli contemporanei che rimandano a un certo tipo di graffitismo urbano si mescolano con una spiccata capacità tecnica e con un uso del colore piatto e uniforme che contribuisce a rendere le sue opere visioni surreali della realtà interiore di una giovane donna.

Saverio Feligini
Nato a Pesaro nel 1965 vive e lavora a Roma. La sua formazione e' maturata attraverso varie esperienze nell'ambito di spazi sperimentali non istituzionali. Usa magistralmente e con enfasi poetica una delle tecniche attualmente più in voga tra gli Artisti contemporanei: “Il Collage”…. il collage puro;ovvero questo lavorato senz’altra commistione tecnica . Realizza imagini, “...paesaggi” e tant’altro di artisticamente prezioso, con l’utilizzo di ritagli da diverse stampe e combinando a quest’ultime materiali a volte ferrosi o d’altro che fissa su supporti di legno in diversi formati. Artista di carattere introverso, quasi “Benedettino”, spesso questo un pregio per chi fa dell’arte una ragione di vita, ha riscoperto con passione e ce lo mostra con serena umiltà il vero “collage”, quest’Arte che mancava, nei modi preziosi, che davvero ne fanno un’Arte.

Umberto Vittorini
Nasce nel 1890 a Barga (Lucca). Per molti anni ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Brera. Allievo di Godigiani, rappresenta una voce piuttosto isolata nel panorama della pittura toscana del Novecento, in quanto conduce un tipo di esperienza isolata e fortemente meditativa. Se da una parte si possono leggere spunti paesaggistici che lo avvicinano a Soffici, in realtà la sua ricerca va in senso opposto, verso i quattrocentisti toscani e soprattutto verso una visione estremamente spirituale della realtà ove la figura umana non ha ancora raggiunto una sua rilevante presenza fisica, bensì rimane ancor chiusa in una sua sfera mistica che è oggettivizzata dal mondo interiore dell’artista.

Voltolino Fontani
Allievo prediletto di Beppe Guzzi e fondatore dell'Accademia intitolata ad Amedeo Modigliani, Voltolino Fontani è passato dal periodo detto "dell'espressionismo psicologico o dell'ineluttabile" (1937 - 1942) al periodo eaista (1943 - 1952), infine al periodo del linguaggio nucleare cui si affiancano un approfondimento della pittura informale e una forte scomposizione del naturalismo in senso onirico (1953 - 1976). Fontani, artista Ironico, battagliero, innovativo, spezzò il conformismo dell'arte livornese post-macchiaiola e un giorno, si racconta, aprì una scuola di pittura per giovani in un negozio di bare.



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