Antonino fulci - come la luna all'improvviso

Antonino fulci - come la luna all'improvviso Segnalato da Exfabbricadellebambole

Exfabbricadellebambole

Categoria: Mostre

Data: dal 26 settembre 2018 al 05 ottobre 2018

Indirizzo: via Plana, 26

Provincia: Milano

Orario di apertura: lunedì-venerdì 16-19

Sito internet: https://www.exfabbricadellebambole.com/workshop/

Referente: Rosy Menta

Per informazioni: 3771902076

E-mail: exfabbricadellebambole@exfabbricadellebambole.com


Dal 26 settembre al 5 ottobre 2018

CUBET

via G.A. Plana, 26 – 20155 Milano

VERNISSAGE mercoledì 26 settembre | 19.00

Lunedì-Venerdì 16-19 | in altri giorni e orari su appuntamento

+39 377 1902076 | 320 1576084

exfabbricadellebambole@exfabbricadellebambole.com

www.exfabbricadellebambole.com

ABSTRACT

L’artista e orafo Antonino Fulci, curato da exfabbricadellebambole, espone presso lo spazio espositivo Cubet, con un testo critico di Luca Rendina: dipinti a olio con applicazioni in legno, che raccontano storie viste o ricordate. Una pittura che tocca l’anima per riflettere sul percorso tortuoso dell’essere umano.

TESTO CRITICO DI LUCA RENDINA

Come la luna, all’improvviso

Il titolo della mostra “Come la luna, all’improvviso” ci permette di entrare piano piano, nel mondo pittorico di Antonino Fulci.

Il nucleo centrale di queste opere ci dà il senso complessivo della visione dell’artista e ci porta a conoscere le tematiche ricorrenti che hanno caratterizzato tutto il suo percorso artistico. Nella complessità della poetica di Antonino, si coniugano sentimento e fatalità, un amalgama spesso inestricabile tra elementi cercati e ritrovati, antichi simboli e moderna attualità, interazioni di diverso genere ricavate dal nostro tempo.

Una continua altalena fra dentro e fuori e una mistura di speranza e illusione.

Sono storie quelle raccontate da Antonino, vicine e lontane, che generano spaesamento, si fondono e si evidenziano in modo assolutamente pittorico.

Si può parlare di una pittura che tocca gli aspetti più intimi dell’anima, creando pretesti per riflettere sul percorso tortuoso dell’essere umano.

Tra immagini viste e cose ripensate nel ricordo c’è uno scambio continuo, al reale si sovrappongono sensazioni di momenti profondi e intimi.

Alle certezze del realismo Antonino preferisce l’inquietudine delle domande senza una risposta facile, quindi la sua pittura non è rassicurante ma proprio per questo affascina e sorprende.

Negli ultimi lavori si intuisce una nuova via dove convivono spazi di puro colore, fra luce e buio, fra passione e malinconia, fra rumori e silenzi, è il segno che si apre a nuovi orizzonti.

ANTONINO FULCI, 1945, vive e lavora a Vercelli.

Artista e orafo, per quasi vent’anni è interessato alle ematiche sociali a sfondo umanitario; nell’ultimo periodo la sua ricerca si è asciugata lasciando spazio al solo colore. 



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