Andrea granchi "il luogo dove i destini si incontrano"

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Categoria: Mostre

Data: dal 10 agosto 2013 al 30 settembre 2013

Indirizzo: Pinacoteca Civica di Volterra Palazzo Minucci Solaini

Provincia: Pisa

Orario di apertura: dalle ore 9 alle ore 19

Sito internet: www.ctedizioni.it

Per informazioni: 0571360592

E-mail: ufficio.stampa@ctedizioni.it


VOLTERRA. Dal 10 agosto al 30 settembre la Pinacoteca Civica di Volterra (Palazzo Minucci Solaini) ospiterà nelle proprie sale, dunque in visibile rapporto con le opere antiche – tra le quali, sovrana, la Deposizione del Rosso Fiorentino –, la mostra Il luogo dove i destini si incontrano, curata da Nicola Micieli. Saranno esposti disegni, dipinti, libri d’artista e immagini da film d’artista del fiorentino Andrea Granchi. Personalità dai molteplici interessi, aperto a un ventaglio di ricerche, dalla rivisitazione moderna di tecniche e figure formali della tradizione antica Granchi giunge all’uso creativo dei nuovi media.

Il pittore fiorentino, protagonista negli anni '70 del “Cinema d'Artista” avanguardia italiana ed estera, già docente all'Accademia di Belle Arti, impegnato, fin dagli albori, in un'incessante sperimentazione che fin dal 1966, anno in cui vinse il premio Giovani Artisti di Firenze, ci accompagna in un percorso espositivo imperniato sull'uomo nelle sue problematiche esistenziali e culturali.
Granchi gioca su alcuni nuclei concettuali sempre ricorrenti in un cinquantennio di ricerca: la luce del visibile e l’ombra del sommerso; la strada da percorrere e la barriera che la interrompe, e che vorremo attraversare; la convergenza e la divergenza dei percorsi; la volontà di conoscenza dell’uomo, e dell’artista, teso alla meta ma obbligato agli itinerari voluti dal destino che governa suoi passi; la memoria del vissuto anche storico e la proiezione visionaria ossia la prefigurazione in altre dimensioni, tuttavia irraggiungibili; la logica del doppio contrapposto che nella separazione della realtà innesca una dialettica tra luce e ombra, tra bene e male, tra pieno e vuoto.
Su queste premesse concettuali Granchi sviluppa il tema centrale del viaggio e di lui artista in veste di viaggiatore, attraverso le luci e le ombre, le linee e i colori, la materia e le forma, l’immagine figurale e quella simbolica delle tradizionali arti pittoriche e plastiche e delle piu attuali e tecnologiche arti della visione, nelle quali si rispecchiano la sensibilità e la temperatura esistenziale, la problematica civile e la cultura del mondo. L’artista viaggiatore è perennemente alla ricerca di risposte al suo sentimento del tempo e del mistero, e nell’itinerario delle opere distribuite
dal 1967 a oggi nelle sale della Pinacoteca di Volterra, Andrea Granchi prende per mano il pubblico e con esso ripercorre l'evoluzione del proprio lavoro, in ordine cronologico, stanza per stanza. Assistiamo così anche alle contraddizioni della modernità, così come al dubbio, all'ansia della scelta che hanno sempre ispirato e quasi ossessionato l’artista. Ne è un esempio l'opera “L’uomo dai due destini separati”, del 1982, in cui una figura isolata proietta due differenti ombre, una lunga, una corta. Titolo contrapposto, emblematicamente, al titolo dell'esposizione, che, invece per due mesi, riporterà il destino dell'artista a coerenza con quello del visitatore.

Patrocinata dall'Accademia delle Belle Arti di Firenze, dal Ministero dell'Istruzione e dall'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la mostra sarà inaugurata sabato 10 agosto 2013 alle ore 17.30, presenti il sindaco di Volterra Marco Buselli, l'assessore alla Cultura Lilia Silvi, l'assessore al Turismo e Mostre Graziano Gazzarri, il direttore della Pinacoteca di Volterra Alessandro Furiesi.

Accompagna la mostra il catalogo del Centro Toscano Edizioni curato da Nicola Micieli e con contributi critici di Roberto Antolini, Silvia Lucchesi e dello stesso Andrea Granchi.
L'organizzazione dell’evento è dell'Associazione RealityArtStudio.

 

Biografia dell'artista:

Andrea Granchi è nato a Firenze nel 1947. Nella stessa città compie studi artistici e si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti (1969). Vincitore della borsa di studio per i giovani artisti del Comune di Firenze (1966). Premio Stibbert per la pittura (1971). Come docente è titolare della cattedra di Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Firenze ove tiene anche il “Laboratorio di Nuovi Linguaggi Espressivi” del Biennio Specialistico di II° livello per cui ha progettato un nuovo indirizzo di ricerca sul “Libro d’artista”. E’ presidente della “Classe di Pittura” dell’Accademia delle Arti del Disegno.
E’ tra i protagonisti del «Cinema d’Artista», ambito nel quale realizza numerose opere, viene invitato alla Biennale di Venezia (1978) e incaricato di curare manifestazioni di rilievo internazionale per il Comune di Firenze (La Mano dell’Occhio 1978 e Cine Qua Non 1979), al Centre Pompidou per la Cinémathèque Française di Parigi (1978), a Philadelphia (Cinema d’artista, Philadelphia Museum of Art,1980-81). E’ invitato alla Biennale di Milano (1974) alla Triennale di Milano (1981) e alla Quadriennale a Roma (1986). Nel 1989 esce una monografia sull’artista curata da G. dalla Chiesa con l’itinerario artistico dal 1970 al 1989 (G. dalla Chiesa, Andrea Granchi. Ironia e Trasparenza, Electa, 1989). Numerose le esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, da Lugano a Stoccolma, da Valencia ad Amburgo. E’ tra i primi a realizzare lavori in cui riunisce elementi plastici con proiezioni di immagini in movimento, film, fotografie e suono (L’allegro e il Pensieroso per “Camere incantate”, Milano, 1980). Assai attento al gioco strutturale e tecnico della costruzione dell’opera recupera, tra anni ’80 e ‘90, anche la tecnica dell’affresco “..sperimentando tecniche, materiali, supporti “antichi”, ma totalmente rinnovati” (L.V. Masini, 1993), anche con esiti tridimensionali, a metà tra opera pittorica e scultura.
Nicola Micieli critico d'arte e curatore della mostra

Lo si vorrebbe rappresentare e nominare come un riconoscibile sito fisico, il luogo dove i destini si incontrano, come recita il titolo della mostra volterrana di Andrea Granchi. Ci piacerebbe raggiungerlo e conoscerlo, quel fatidico luogo. Se succedesse, sospettiamo però che si sfalderebbe sotto i nostri passi. In verità, non può essere che una prefigurazione della terra promessa alla diaspora umana. È la vagheggiata isola alla quale Ulisse non approderà mai, proiezione utopica di una meta sempre in fuga e infine luogo del mistero.

I destini di cui si parla sono quelli di noi viaggiatori terrestri e celesti sull'astronave terra in viaggio nello spazio. Andrea Granchi li ha messi in scena, sotto specie di dipinti, cinema d'artista, libri d'artista, pittosculture e altro, volendo visitare e attraversare le stanze della Pinacoteca di Volterra. Lui artista e in questa veste esploratore ispirato dell'uomo nei suoi percorsi esistenziali e culturali, per interposta visione ci fa transitare e ci invita a soffermarci in luoghi essi stessi portatori di viaggi visionari già consegnati all'iconosfera della storia dell'arte.

 

La mostra sarà visibile dal 10 agosto al 30 settembre 2013 tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 19:00


Indirizzo: Palazzo Minucci Solaini, Pinacoteca Civica di Volterra,
Via dei Sarti, 1 56048 - Volterra (PI)

Per informazioni:
Ufficio stampa TOSCANA EVENTI
via P.Nenni 32 50054 Fucecchio (FI)
tel 0571360592-fax0571245651
Referente Casazza Margherita
cell.3382466271
ufficio.stampa@ctedizioni.it
www.ctedizioni.it

Per informazioni: 0588 87580 – a.furiesi@comune.volterra.pi.it



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