Il ritratto è un’opera d’arte, o no?

Il ritratto è un’opera d’arte, o no? Segnalato da Ultra

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Categoria: Conferenze

Data: dal 17 marzo 2010 al 24 marzo 2010

Indirizzo: Liceo Zucchi - P.za Trento e Trieste 6, Monza

Provincia: Milano

Orario di apertura: 15.30

Sito internet: www.francescaguffanti.it

Referente: Francesca Guffanti

E-mail: info@ultraitaly.com


L’Università Popolare Monzese organizza due conferenze per riflettere, insieme all’artista Francesca Guffanti, su alcune figure di riferimento per il ritratto pittorico contemporaneo.

Presso l’aula magna del Liceo Classico “B. Zucchi” di Monza, mercoledì 17 e 24 marzo alle ore 15,30 due incontri sul tema: “Riflessioni sul ritratto pittorico”


Francesca Guffanti, docente e artista che in questi ultimi anni ha centrato la propria ricerca personale e pittorica sul tema del ritratto, propone un percorso per condividere riflessioni, approfondimenti e suggestioni sulle figure che hanno aperto orizzonti importanti per il ritratto contemporaneo. Non un corso di storia dell’arte dunque, ma un’interessante e particolare lettura dell’opera di alcuni pittori (www.francescaguffanti.it).

Francesca Guffanti, traccia così i principali temi dell’incontro:


Mercoledì 17 Marzo 2010 ore 15,30.

“Il primo incontro parte da Rembrandt e Velazquez in quanto precursori del ritratto moderno. In Rembrandt l’anima si svela attraverso la maschera: siamo tutti attori di questo palcoscenico, che è il mondo; Velazquez riforma il ritratto convenzionale di corte del ‘600, risolvendo la profonda tensione esistente all’epoca tra il ritratto e gli altri generi pittorici; Giacometti, emblema dell’inquietudine del suo tempo, giunge al ritratto dopo l’esperienza delle avanguardie. Fondamentale per lui la percezione dell’altro nel momento in cui lo vediamo, il cogliere l’attimo, bloccare l’inarrestabile.”


Mercoledì 24 Marzo 2010 ore 15,30.
“Proseguiamo nel secondo incontro affrontando un tema a me molto caro: il rapporto tra ritratto e fotografia. Hockney che analizza il ritratto sotto molti punti di vista: dipingendo da fotografie, facendo posare modelli dal vero, indagando gli strumenti ottici degli antichi per cogliere la realtà. La sua è un’analisi estensiva.
Bacon, che rielabora tutti i ritratti a partire da foto e prende spunto anche dal cinema. Gerhard Richter, che fa un uso concettuale della pittura e della fotografia: per lui il ritratto è possibile solo per analogia. Diversamente, Lucian Freud sceglie di non usare la fotografia per svolgere un’analisi del ritratto che va sempre più in profondità.”


Università Popolare Monzese
Aula Magna B. Zucchi di Monza
INGRESSO GRATUITO
Mercoledì 17 e 24 marzo alle ore 15,30
www.universitapopmonza.eu


 



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