Roberta Ricci

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Nata e vissuta ad Asti. Laureata in letteratura artistica alla Facoltà di Lettere di Torino con la tesi "Lettura dei De' veri precetti della pittura di Giovan Battista Armenini". Artisticamente autodidatta. Esordisce con  i "falsi d'autore", riproduzioni di opere di artisti noti. Nel 1996 partecipa alle selezioni per dipingere il "paliotto", il drappo riservato agli scudieri nella manifestazione Palio di Asti. Nel 2011 collabora alla realizzazione di pannelli per la scenografia dello spettacolo "Mombergrease", al teatro Alfieri di Asti. Dona al rione Cattedrale l'opera "Là dove osano le aquile" ( che compare come sfondo del programma nel sito del rione ) in occasione del palio di Asti 2012. 

Tra i temi ricorrenti: la nebbia, la magia e il misticismo, le leggende nordiche, il Giappone.

Dal 2012 si avvicina anche all'esperienza surrealista e dal 2016 al realismo visionario e al simbolismo.

Rimangono punto di riferimento la pittura dei paesaggisti inglesi, l'arte romantica e la cultura celtica. 

Di grande impatto risulta il viaggio a Cork del 2017 che porta a sviluppare una concezione byroniana del paesaggio. Nel 2019 realizza 3 disegni riproducenti schizzi di dettagli appartenenti al coro ligneo di Baldino da Surso ad Asti che verranno utilizzati per il corteo storico del rione Cattedrale, vincitore del Palio e del Premio Pergamena d'autore del Soroptimist di Asti.

Nel 2000, durante il lockdown pandemico, nascono opere che tentano di connettere la cultura anglosassone alle radici italiane ( dalla mia finestra, enduring strenght). Nel 2000 e nel 2001 partecipa alle mostre legate al contest Ink Astri di Pepita Ramone a Genova con le opere "Il profumo del mosto selvatico" e "Mister Fantastic" ( la mostra del 2021 è citata dal Secolo XIX)