Graziano Ferrari
Milano (MI)
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19/10/2012 Categoria: Pittori, Scultori
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Residenza: Milano - MI
Note biografiche
Graziano Ferrari è nato a Milano nel 1958 e qui continua a svolgere la sua trentennale attività di pittore e scultore. Dal 1981 è attivo e presente in mostre italiane e internazionali. Alcune sue opere fanno ormai parte del patrimonio artistico di enti e istituzioni, come ad esempio: il Comune di Olivadi (CZ), il Comune di Castellanza (VA), la pinacoteca Legnani di Saronno (VA).
I suoi lavori sono animati dalla consapevolezza di non essere latori di alcun messaggio cosciente e proprio da questa traggono la forza per mettere in moto una “cascata instabile” che non trova soluzione.
Un turbinio incessante e senza certezze conferisce alla sua dinamica creativa la possibilità di essere sempre in discussione, di non avere legami coercitivi.
La realtà, di cui l’influenza è costante, non diviene pretesto, esercizio formale su cui modellare la propria abilità ed il metodo è costantemente in divenire adeguandosi al momento emozionale.
Note critiche
Graziano Ferrari pur tenendo presente la cultura delle passate esperienze e suggestioni provenienti dalle arti tradizionali e di quelle delle avanguardie ha prodotto delle opere che perseguono una sua libera estetica, mettendo a fuoco delle ricerche e sperimentazioni che concatenano cause ed effetti che a lui sono derivate da diverse discipline tra loro affini, dai materiali che impiega e dai suoi stati emozionali.
Franco Passoni 1996
Il messaggio visivo che Ferrari esprime, evidenzia questa selva di macchie, di varie dimensioni, cariche di valenze della forma e dello spazio, un’aggressione esplorativa di motivi formali e poetici a volte stereotipi, venati di vorticità e incuneati nei territori temporali del suo infinito presente.
Il nostro pittore dipinge e traduce momento per momento particolari emozioni del segno, ma seguire il segno addirittura rivela un’abilità e un’energia espressiva straordinaria.
Carlo Franza 1998
Nella pittura, come in qualsiasi altra esperienza creativa dell'arte e della scienza, non ci si può improvvisare. Essa richiede non solo il possesso tecnico, del resto ottenibile con un impegno più o meno prolungato, ma, ed è la cosa fondamentale, il senso espressivo, la consapevolezza culturale del mezzo stesso, delle sue potenzialità, in definitiva la coscienza dell'artista.
Teodosio Martucci 2006
In questa sua personale ricerca Ferrari si confronta intensamente con il colore e la luce, con la loro intrinseca vitalità. Ma la sua pittura, quantunque sia così sensitivamente plasmata e definita non è il frutto di un puro slancio emotivo od irrazionale. Essa è un confronto di forze cromatiche e luminose che si compenetrano in strutture variabili. E' questa una pittura in cui non conta 1a freschezza o virtuosità di modellato quanto quell'intima capacità di comprendere la luce non in astratto o in un discorso simbolico, ma in riferimento alla concretezza delle sue manifestazioni.
Teodosio Martucci 2007