Aurelio Di Carlo

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NOTE BIOGRAFICHE.
Aurelio Di Carlo nasce a Palermo. Ha iniziato a dipingere giovanissimo. Il suo primo concorso lo fece al Circolo Didattico “Saverio Cavallari” ove frequentava la scuola elementare, vincendo il primo premio. Negli anni successivi cominciò a partecipare a numerosi concorsi ed a mostre sia in campo nazionale che internazionale, ottenendo lusinghieri successi sia da parte della critica specializzata che dal pubblico. Le sue opere si trovano presso Enti pubblici e privati. In pensione dal 2000, si dedica a tempo pieno alla pittura nella quale aveva brillantemente esordito a Milano sin dagli anni sessanta. Hanno parlato della sua pittura emittenti private, nazionali e quotidiani (T.R.M. Canale 46, e Tele Sud Palermo, R.A.I. 2, Giornale di Sicilia, La Sicilia di Catania, Il Poliedro di Agrigento, Athlon Roma e Città Mia News, Palermo). Hanno parlato di lui, i critici d’arte C. Alessandri, D. Ales, G. Cappuzzo, C. Casamento, F. Federico e A. Rossi. Presente in cataloghi e pubblicazioni d’arte quali per esempio: I maestri del XX secolo, Dizionario Enciclopedico Internazionale d’arte moderna e contemporanea Alba, Mensile Mondadori. Lo stesso artista ha illustrato alcune copertine di libri, edizione Alapaf. Ed etichette di vini DOC. Ha partecipato alle seguenti rassegne d’arte: Salotto d’arte all’aperto e trenta metri d’arte nel Comune di Valledolmo. Ha effettuato estemporanee e collettive presso i seguenti Comuni, Resuttano, Lercara Friddi, Mistretta, Sanfratello, Collesano, San Giuseppe Jato, Villafranca Tirrena, Rometta, Ribera, Capo D’Orlando, Messina, Bagheria, Villabate, Trapani, Cinisi, Terrasini, Giardinello, Caltanissetta, Enna, Monreale, Agrigento, Cefalù, Palermo, Biella, Milano, Carini, Piazza Politeama, Piazza Verdi, e salotto d’arte Piazzetta Bagnasco, Palermo, ecc, ecc. Ha effettuato personali nei seguenti Comuni, Carini, Capaci, Isola delle Femmine, Catania, Jolly Hotel Palermo, Orto Botanico e Palazzo Delle Aquile, Palermo,Galleria "Lupo Arte" Palermo.
“La tendenza di Di Carlo non è indirizzata particolarmente ad una corrente prestabilita. L’artista lascia libera l’intuizione creativa senza condizionamenti di correnti e mode”. D. Ales

ELIO DI CARLO
COSI’ COME E’ LA NATURA.

“Come tutti i pittori in ogni tempo ed in ogni parte del mondo nell’accingersi a ritrarre un paesaggio nella sua interezza o in un determinato particolare, si è reso conto di avere scelto il “modello” più arduo da riprodurre. Il motivo è semplice e complesso insieme; è semplice perché si mostra nella totale naturalezza, non giunge ad alterarlo nessun infingimento o artificio; è complesso perché se lo si osserva attentamente si è subito colpiti da un fenomeno direi per semplificare, dispettoso.
Il paesaggio, la siepe fiorita o l’albero fronzuto perfettamente osservabili sotto ogni punto di vista, si mostrano adesso in tutta la loro complessità realizzativa; la varietà dei colori che si addensano o diluiscono asseconda dell’intensità della luce, i giuochi delle ombre che si distribuiscono, sempre diverse, ad ampliare l’effetto prospettico, a volte, altre volte a celare le forme e gli indispensabili effetti luminosi o brumosi che consentono all’artista di giovarsi di quelle proporzioni che sono indispensabili all’armonia del dipinto.
Queste e molte altre sono le difficoltà alle quali va incontro Elio Di Carlo accingendosi a dipingere un paesaggio, un fiore, un albero svettante o tutti questi elementi insieme, eppure osservando le opere di Di Carlo mi è parso di intuire che per lui tutte queste difficoltà non rappresentano un ostacolo, bensì una sfida da affrontare gioiosamente, per altrettanto allegramente giungere a soluzioni di suadente armonicità.
Per Elio Di Carlo dipingere è naturale come respirare e questa, non comune, capacità gli consente di ottenere risultati splendidi nonostante le non semplici difficoltà alle quali va in contro man mano che procede nel suo operare.
Elio, è una mia opinabile convinzione, nel dipingere la natura sotto tutti i suoi infiniti aspetti, raggiunge la meta che si era prefissata attuando un suo gelosissimo segreto, non ha mai tentato di “copiare” la natura, ma ha sempre dipinto seguendo la sua ispirazione che scaturisce dall’intimo commosso nel “sentire” la spontaneità insita nel Creato”. Claudio Alessandri.